Itinerario ad anello panoramico e poco conosciuto che porta a scoprire le meraviglie della flora e della fauna locali.
Anello di assoluto valore panoramico e naturalistico dove la presenza dell'uomo, perlopiù limitata alle attività legate all'alpeggio e alla silvicoltura, ben si integrano con la natura circostante. Caratterizzata dall'influenza dei climi mediterraneo del Garda e subalpino delle Dolomiti l'area risulta ricca sia dal punto di vista floristico sia per la presenza di numerose specie faunistiche che solo i più attenti e silenziosi escursionisti saranno in grado di vedere.
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Malga Nardis, malga Cogorna, punto panoramico "polsa del meneght".
Safety Tips
Le informazioni contenute in questa scheda sono soggette ad immancabili variazioni, nessuna indicazione ha quindi valore assoluto. Non è possibile evitare del tutto inesattezze o imprecisioni, in considerazione della rapidità dei cambiamenti ambientali o meteorologici che possono verificarsi. In questo senso decliniamo ogni responsabilità per eventuali cambiamenti subiti dall’utente. Si consiglia, comunque, di accertarsi, prima di effettuare un’escursione, sullo stato dei luoghi e sulle condizioni ambientali o meteorologiche.
Imboccare la strada forestale SAT461 subito dopo l'abitato di Cornelle a Fiavè e mantenere la destra fino a loc. Corde dove troviamo il prossimo segnavia. Qui cambiamo per il sentiero SAT 462B. Il sentiero segue la una strada forestale boschiva e superato un breve tratto ripido siamo in loc. Tombus. Proseguire il cammino lungo la strada pianeggiante che poi si trasforma in sentiero fino ad incrociare la strada forestale che sale dal passo del Ballino. Seguirla fino a loc. Rocchetta, dove la strada ghiaiosa termina per trasformarsi in una mulattiera militare che, con pendenze costanti, risale un magnifico bosco di faggi. Giunti in vista di malga Nardis proseguiamo lungo il sentiero che tra i mughi attraversa il pascolo fino alla stessa.
Dopo un meritato riposo imbocchiamo il sentiero SAT 461 che risale il pascolo a nord della malga fino all'evidente forcella. Da qui il panorama si fa ancora più ampio e soddisfacente, spaziando dai laghi di Garda e Tenno al monte Baldo, dal Pasubio alle Dolomiti di Brenta, al gruppo dell'Adamello Presanella fino alle più vicine Prealpi Ledrensi. Continuiamo lungo il crinale mantenendoci sul sentiero 461 e dopo una breve discesa tra rododendri ed ontani raggiungiamo malga Cogorna. Attraversare il pascolo in direzione nord, seguendo le indicazioni per Cornelle, fino al limitare del bosco. Qui il sentiero di discesa, sempre ben ombreggiato all'interno del bosco, si fa a tratti più ripido ed in un paio di ore ci riporterà al punto di partenza chiudendo così un anello assolutamente appagante dal punto di vista paesaggistico e panoramico.
Si consiglia, data la scarsità di acqua sul percorso, una buona scorta di liquidi e, data l'esposizione di affrontare la salita di buon mattino soprattutto nei periodi più caldi. Percorso ad anello affrontabile in entrambi i sensi di marcia, salire dapprima a Cogorna se si vuole affrontare la parte più tecnica in salita.
L’area del Bleggio è collegata agli altri centri del Garda Trentino dalla linea bus extraurbana 211 (Riva del Garda - Tenno - Fiavè - Ponte Arche). Fermata: Fiavè centro, poi proseguire a piedi.
Da Ponte Arche/Comano Terme proseguire per la SS 421 direzione Fiavé (7 km). Poi seguire la direzione "Bleggio" e imboccare la strada per la frazione di "Cornelle".
Scopri come raggiungere il Garda Trentino.
Parcheggio nella piazza di Fiavè (proseguire a piedi in direzione cornelle) o lungo la strada in località Cornelle.
Le escursioni in montagna richiedono abbigliamento e attrezzatura specifica. Anche in occasione di uscite relativamente brevi e agevoli, è sempre meglio essere ben equipaggiati per non incorrere in spiacevoli sorprese e per fronteggiare imprevisti come, ad esempio, un temporale improvviso o un calo di energia.
Cosa portare per un trekking in montagna?
Nello zaino (per un'escursione giornaliera di norma si consiglia un 25/30L) è bene portare:
Indossate calzature adatte al percorso ed alla stagione. Il piano di calpestio dei sentieri può essere irregolare o sconnesso ed un paio di scarponcini vi proteggerà dalle distorsioni. Un pendio erboso, una placca di roccia o un sentiero ripido, se bagnati, possono diventare pericolosi senza calzature adeguate.
Per finire... non dimenticate la macchina fotografica! Servirà per immortalare l'escursione e gli innumerevoli scorci mozzafiato che il Garda Trentino nasconde ad ogni angolo. Se poi volete condividere con noi i vostri ricordi potete usare l'hashtag #GardaTrentino
Il numero unico di emergenza è 112.